23 luglio 1944_ 23 luglio 2025 81 anni- Trinità, il nostro amato paese, veniva distrutto dai nazifascisti. 96 case date alle fiamme, rastrellamenti e deportazione di viveri ed animali, non restò nulla.
per commemorare l'evento faremo una fiaccolata partendo da piazza Umberto 1° , costeggeremo le case bruciate e torneremo in piazza Umberto dove spegneremo le fiaccole nella fontana per ricordare che il fuoco fu spento dall'acqua. A metà serata verrà consegnata la Costituzione ai diciottenni rammentando che la nostra Carta Costituzionale deriva dai sacrifici e da una guerra fratricida che non dovrà ripetersi. Tutto terminerà con "en bocon ed pan sota le steile" ( un boccone di pane sotto le stelle) sempre ricordando che i nostri padri, i nostri nonni non avevano più un tetto per ripararsi.
il 26 luglio sempre in piazza Umberto 1° la compagnia teatrale "Gli Instabili" rappresenterà una piece teatrale "Viva Churchill" di Ernesto Zucco che parlerà del periodo bellico e del sacrificio di Calogero Bracco partigiano morto a Trinità il 9 aprile 1945 per la nostra Libertà.
Sinossi di Viva Churchill
Arrivando da Fossano e risalendo dal ponte sullo Stura verso il centro di Sant'Albano, vi può accadere, costeggiando il muro di recinzione del giardino di Palazzo Vallauri, di intravedere una vecchia scritta, quasi cancellata dal tempo: "VIVA CURCHILL"; scrittocon una H in meno, dimenticata dall'anonimo che volle dichiarare, ottant'anni fa o giù di lì, la sua gratitudine verso uno dei protagonisti della vittoria sul nazifascismo.
Proseguendo e attraversandi il paese, si giungerà ad un bivio. Svoltando a destra potrete arrivare a Ceriolo e li troverete un cippo, al bordo della provinciale per Cuneo, col nome di alcuni partigiani caduti in un conflitto a fuoco: uno di loro era Salvatore Badalamenti, siciliano di Cinisi, detto Turiddu.
se svolterete a sinistra, invece, giungerete a Trinità e, appena dopo la piazza principale, nel cortile della biblioteca, vedrete una targa dedicata ad un altro partigiano torturato e ucciso prprio lì: Calogero Bracco, siciliano, di Petralia Sottana.
Per arrivare qui avrete passato il confine: quello tra Sant'Albano e Trinità, due paesi vicini e, nelle memorie dei vecchi, rivali da sempre.
Ma cosa potrebbe dirci qualcuno che avesse visto e vissuto le vicende di ottant'anni fa, osservandole proprio da quel confine, a metà strada fra Trinità e Sant'Albano?
Forse potrebbe raccontarci una favola, sospesa fra realtà e fantasia: ricordi di guerra, di rivalità e di amicizia fra Trinità, Sant'Albano e la Sicilia.