sabato 22 ottobre alle ore 21 presso il teatro Garavagno
di via Cavallina ci sarà la sesta serata di teatr e verrà rappresentata l'opera
teatrale di Antonio Martorello "Senza Rossetto"
Senza Rossetto La storia minuta, quotidiana, la storia
che le persone concorrono a compiere giorno per giorno inquadrata nella Grande
Storia. È questo che ha inteso realizzare Antonio Martorello con lo spettacolo
“Senza rossetto”, un regalo alla città e alle donne da parte della compagnia
Mascateatrale in occasione del 70° anniversario del voto alle donne. “Senza
rossetto”, lo spettacolo che racconta la 1ª volta del voto alle donne voluto
dalla Commissione pari opportunità in occasione del 70° anniversario di un
evento che ha cambiato l’Italia e dato voce alle donne. Il titolo “Senza
rossetto” si riferisce al fatto che le donne, nonostante le battaglie che
avevano compiuto per ottenere questo diritto, erano considerate - dai partiti,
dalle istituzioni e dagli stessi mass media - impreparate all’evento. Il giorno
precedente le elezioni i giornali si sprecarono nel dare consigli al “popolo
femminile” che si sarebbe recato per la prima volta alle urne: tra l’altro
consigliarono, appunto, di “non mettere il rossetto” per evitare di rendere
nulla la scheda. Le donne dimostrarono grande senso civico e politico e si
recarono in massa a votare, entusiaste di questo nuovo spiraglio che si stava
loro aprendo. Lo spettacolo della compagnia Masca teatrale alla città per far
riflettere sul cammino che ha portato le donne alla conquista di diritti che
ora ci sembrano elementari e scontati.
Il titolo “Senza rossetto” si riferisce al fatto che le
donne, nonostante le battaglie che avevano compiuto per ottenere questo
diritto, erano considerate - dai partiti, dalle istituzioni e dagli stessi mass
media - impreparate all’evento. Antonio Martorello ha raccolto alcune
testimonianze fra le ultime donne che all’epoca votarono per la prima volta
(testimonianze non semplici: si tratta di donne che oggi hanno 93-94 anni);
sulla base di queste testimonianze ha scritto il testo dello spettacolo con uno
sguardo storico che non trascura, anzi evidenzia gli aspetti umani.